sabato 2 maggio 2015

QUANDO IL GENIO SI TRASFORMA IN GIOCO: METAL GEAR SOLID

Lo devo ammettere, le vicende tra Kojima e Konami emerse in questo ultimo mese, le ritenevo una farsa, una classica trollata del Maestro Kojima per il 1 aprile...ed invece mi sbagliavo. Ne parlerò magari in un prossimo post, ma intanto volevo condividere il mio pensiero su Metal Gear Solid, primo episodio della saga ad uscire dalla bidimensionalità ed emergere su PS1 e solo successivamente anche su PC.
MGS sicuramente è un capolavoro indiscusso, una pietra miliare dei videogiochi, una dimostrazione di stile, fantasia e classe. Kojima ha creato un genere, lo stealth action. Prima di MGS per quanto mi ricordi, non c'era niente di simile su nessuna piattaforma. Se ne sono scritti di elogi a questo titolo, e ciò ha eretto il suo creatore come un guru dei game designer , ma fondamentalmente, dopo aver quasi raggiunto i 17 anni dalla sua uscita cosa può colpire un nuovo giocatore che si avvicina per la prima volta a questa saga? Per come la vedo io, MGS ha una trama molto complessa e affascinante, che sfocia su fantapolitica e guerra fredda, tenuta assieme da personaggi caratterizzati in maniera sublime, credibili e carichi di emozioni che esplodono letteralmente davanti gli occhi del giocatore. Le boss fight per l'appunto, sono tra le più belle mai realizzate in qualsiasi videogioco. Lo scontro epico con Psycho Mantis, oltre ad essere il più bello per me (ed anche per Kojima a detta sua), tira fuori dal cilindro trovate GENIALI, come la lettura della memory o la vibrazione del pad tramite poteri psichici e... mi fermo qui per non spoilerare altro per chi non ha ancora avuto la fortuna di giocarci.
Altra cosa che mi ha letteralmente mandato in brodo di giuggiole è il gameplay sempre molto diversificato e mai banale, indirizzato ad usare sempre tutti i gadget a nostra disposizione. Anche l'uso di trovate fuori da un contesto "serio" come le scatole di cartone, divenute in seguito un marchio della saga, le ho trovate piacevoli e simpatiche.
C'è una cosa però che non ho gradito affatto, il doppiaggio. MGS è stato l'unico episodio della serie doppiato in italiano, a mio avviso da doppiatori non adatti ai ruoli. Non fraintendetemi cari affazionatissimi, mi piace giocare ad un gioco doppiato nella mia lingua, e sapere che in questo campo vantiamo fior fior di professionisti, mi fa sempre ben sperare in un doppiaggio all'altezza, ma spesso... purtroppo... non è cosi. Riporto paro-paro la frase del responsabile della localizzazione italiana Emanuele Scichilone (che ha lavorato anche su titoli come Bioshock e Mass Effect), che seguì la traduzione di Metal Gear Solid, ma non poté gestirne il doppiaggio, che fu fatto in Inghilterra per volere di Konami, rimanendone alquanto deluso:

 « [...] all'epoca fummo contattati dal cliente per tradurre il gioco. E noi ci occupammo della traduzione. Poi, per una situazione paradossale, Konami insistette perché il gioco venisse doppiato in Inghilterra, a Londra, presso degli studi di Abbey Road se non ricordo male. Non hanno voluto che si doppiasse qui in Italia. [...] I doppiatori che lavoravano con noi in Italia non hanno dato la disponibilità per andare a Londra a doppiare, e quindi non ho idea di dove siano andati a pescare le persone che hanno utilizzato per doppiare Metal Gear Solid a Londra. »

Per ovviare al "problema" basta giocare alla versione inglese del gioco e comunque, a fronte di un capolavoro di questi livelli, si può chiudere un "orecchio". Rigiocato dopo qualche anno, le sfide con Sniper Wolf, i misteri di Liquid, l'ingenuità di Meryl, le invenzioni e le nerdate di Otacon, i consigli e i detti di Mei e i tanti altri eventi che costellano questo gioco, sono ancora di forte impatto e fan capire come le banalità moderne, dove la qualità dei giochi si misura a 1080p e 60fps, sono veramente di una pochezza allucinante, dove una volta la fantasia e la trama compensavano altamente alle "carenze" tecniche. E' proprio vero che chi non conosce la storia è schiavo delle mode.

...See you Soon 


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