giovedì 15 aprile 2021

RESIDENT EVIL 6: IL TROPPO STOPPIA

Dopo il successo commerciale e in parte anche di critica e pubblico a RE 5, in un'era molto prolifica per Capcom per quanto riguarda nuove IP come la settima generazione di console, è uscito RE 6. Con lo sfruttamento del motore MT Framework in tutte le sue forme, la casa di Osaka si è data mooolto da fare e decisamente ha provato a capitalizzare tutto quello che poteva, cominciando a spremere anche una saga storica come RE, che stava accusando i segni del tempo. Completando l'opera di cambiamento, RE 6 porta a termine il percorso intrapreso con il quarto capitolo di voler rendere la saga molto più action rispetto ai vecchi capitoli, anche per renderla più appetibile per gli standard dell'epoca, che vedevamo fps e sparatutto in terza persona a farla da padroni nel mercato. 
Questo capitolo porta con se non una, non due, ma ben 4 campagne, da affrontare sia con personaggi iconici della saga, sia con nuovi personaggi. Queste campagne sono tutte giocabili in coop sia locale che online, un punto decisamente ottimo a mio avviso. Reputo la coop locale, in split screen o ancora meglio in lan (qua purtroppo non disponibile) una fonte di divertimento e condivisione da riscoprire, visto che i titoli moderni ne fanno sempre meno uso. A parte la presenza di personaggi iconici come Leon ( Hey Leon...tagliati i capelli! Sto taglio ha stufato XD), Chris (che deve aver smesso la cura a base di steroidi intrapresa durante il 5 capitolo) e Ada (... non so che dire su di lei ma metto qualcosa tra parentesi lo stesso), si alternano altri personaggi più o meno nuovi, che sinceramente non sono molto interessanti, seppur qualcuno di essi ben caratterizzato, come Jack per esempio. La nemesi di questo RE risponde il nome di Simons, vestito come uno stereotipo dei ricchi texani che ricordano i gentiluomini dei tempi del far west, con quella specie di cravattino tipico di quella zona, il cordoncino unito con una spilla al centro...non so se mi spiego.

Le quattro campagne sono tutte intrecciate tra di loro e, se non erro, a parte quelle di Ada che si sblocca al completamento di almeno una delle altre tre campagne, sono selezionabili a proprio piacimento. Sono leggermente diverse tra di loro, con approcci più o meno action in base a chi si sceglie. Per esempio la campagna di belli capelli Leon richiama vagamente i vecchi capitoli, con nemici più lenti e diversi enigmi ambientali da risolvere (praticamente assenti nel quinto capitolo), mentre per esempio la campagna di Chris sarà molto più frenetica e incentrata sullo sparatutto. Come al solito dovremmo sventare l'avvento di un nuovo virus che trasformerà l'umanità intera in un nuovo tipo di zombie...al dire il vero ce ne sono di diversi tipi, ma questo lo scoprirete durante il gioco, niente di nuovo all'orizzonte, non è il massimo della trama e i misteri da svelare sono pochi, anche se finendo tutti e quattro i capitoli, avrete un'idea completa su quanto la storia in verità è solo l'ennesimo pretesto per far stragi di non morti e sul perché uno dei personaggi si comporta in maniera "anomala" XD. Le location variano da un università Americana fino ad arrivate ad Hong Kong, in zone che vanno dai tanto cari corridoi, ad aree decisamente più vaste e spaziose. Adesso basta parlare di questo, non dirò per evitare sssspoiler.



Per quanto riguarda le meccaniche di gameplay, abbiamo un netto cambio sulla gestione dell'inventario e delle armi, con molto più spazio a disposizione rispetto al passato. Non dovremmo più scegliere che arma portarci appresso e quale abbandonare, mentre le munizioni saranno quasi sempre presenti in buona quantità, tutto questo per favorire la nuova anima più sparatoria del gioco a discapito di un sistema si "vecchio", ma molto più tattico e devoto al survival dei vecchi capitoli.  L' Hud di gioco ora cambia in base al personaggio; per esempio quello di Leon richiama il suo device elettronico. Sinceramente questa interfaccia non mi piace e la trovo poco riuscita, ma penso sia questione di gusti.

Punto a favore della produzione invece, le numerose Boss Fight, I nemici, senza fare spoiler, sono grandi, grossi e tosti da stendere e richiedono un po' di tempo per essere abbattuti. In generale i così detti boss di fine livello e mid boss sono molto fighi e divertenti da combattere. Novità per la serie, o almeno credo, questo è il primo Resident Evil, con una piccola parte sott'acqua. Molto figa, ma qui i controlli sono pessimi. Parte delle scene giocate, rese in maniera cinematografica, devono molto al capitolo 2 e 3 di Uncharted, come lo scappare dal pericolo rivolti verso la telecamera, presente qui in quantità industriale (scena presente anche in altri videogiochi come Sonic Adventure 2 per esempio), la scena dell'aereo, la scena del soffitto a vetro che si rompe e cosi via, personalmente mi han fatto subito pensare alla saga di Naughty Dog. Era presente durante il periodo di lancio ed immagino per un buon periodo a seguito, una fortissima componente di sfide online per cementare la community, che immagino sia stata molto stimolante all'epoca, con obiettivi comuni da portare avanti ecc, con monete da guadagnare per poter acquistare perks nel gioco da poter usare sia nel singolo che nel multy. Le monete si possono accumulare anche giocando la campagna in singolo, e le perks appunto creano una connessione ancora più forte con gli sparatutto figli di CoD. Questo penso rappresenta l'apice del cambiamento per la serie. Il reparto multy strizza molto l'occhio al titolo di casa Activision, prendendo molto delle personalizzazioni introdotte da CoD MW4 e riportandole soprattutto sulla modalità Mercenario e VS. I nuovi zombie e evoluzioni di essi non sono affatto male, arrivando a toccare mutazioni carine come l'uccello che dal culo butta fuori il busto di un uomo o il minotauro che al posto della parte equina sfoggia una parte bassa di una cavalletta (effettivamente da cavallo a cavalletta, cambia solo una parte del nome XD). 


In conclusione, questo 6 capitolo può considerarsi la fine della seconda trilogia di RE, che va dal quarto capitolo al sesto. Una trilogia devota più all'azione, che ha portato con se anche diversi spin-off non sempre riusciti, come del resto anche questo sesto esponente della serie numerata. Si è voluto fare troppo, concentrandosi soprattutto su elementi online per creare sulla community. Comunque è un gioco che consiglio, soprattutto se si gioca la campagna in coop con un amico. Se pensiamo che grazie a questo poi abbiamo avuto un totale reset della serie allora ben venga questo capitolo. 



...See You Soon


 



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